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5.1. Categorie di bisogni educativi speciali e disabilità

Alcuni bambini o giovani presentano disabilità, che sono altamente “visibili” e, quindi, facilmente riconoscibili. Ad esempio, uno studente con paralisi cerebrale o con una disabilità fisica che usa una sedia a rotelle o un giovane con la sindrome di Tourette che verbalizza compulsivamente e/o si presenta con movimenti ripetitivi, verrà rapidamente identificato.

In confronto, alcune disabilità possono sembrare "invisibili", il che significa che gli altri potrebbero non discernere rapidamente che c'è una differenza di apprendimento o che abbiano bisogno di aiuto. Ad esempio gli studenti con difficoltà di apprendimento.

In Irlanda, l'Education for Persons with Special Educational Needs (EPSEN) Act (GoI, 2004) ha definito i bisogni educativi speciali come:

“Una restrizione nella capacità della persona di partecipare e beneficiare dell'istruzione a causa di una persistente salute fisica, sensoriale, mentale o disabilità dell'apprendimento, o qualsiasi altra condizione che si traduce in una persona che impara in modo diverso da una persona senza tale condizione.”

Bisogna però sottolineare che un bambino può avere una disabilità ma non avere bisogni educativi speciali derivanti da tale disabilità che richiedano supporti aggiuntivi a scuola.

La legge ESPEN ha inoltre delineato quattro diverse aree di disabilità:

• fisico

• sensoriale

• salute mentale

• difficoltà di apprendimento

Queste ampie aree sono state ulteriormente suddivise all'interno delle categorie di bisogni educativi speciali che includono:

- Difficoltà specifiche di apprendimento (DSA);

- Moderata difficoltà di apprendimento (MLD);

- Grave difficoltà di apprendimento (DSA);

- Difficoltà di apprendimento profonde e multiple (PMLD);

- Fabbisogno linguistico, linguistico e comunicativo (SLCN);

- Salute sociale, emotiva e mentale (SEMH);

- Disturbo dello spettro autistico (ASD);

- Compromissione visiva (VI);

- Compromissione dell'udito (HI);

- Compromissione multisensoriale (MSI);

- Disabilità fisica (PD);

- "Sostegno BES" ma nessuna valutazione specialistica del tipo di bisogno (BES)

Il codice di condotta del Regno Unito (2015) sottolinea come tali categorie di disabilità possano essere utilizzate per sostenere le pratiche educative inclusive all'interno delle scuole nel modo seguente:

'Lo scopo dell'identificazione è capire quale azione la scuola deve intraprendere, non inserire un alunno in una categoria. In pratica, i singoli bambini o giovani hanno spesso bisogni che attraversano tutte queste aree e le loro esigenze possono cambiare nel tempo... Una valutazione dettagliata del bisogno dovrebbe garantire che venga identificata l'intera gamma dei bisogni di un individuo, non semplicemente il bisogno primario.' (sezione 6.27)

Questo approccio enfatizza il ruolo della valutazione nell'identificare i profili individuali di bambini e ragazzi che possono presentarsi con una disabilità. Si consiglia quindi di utilizzare questi profili per allocare risorse o supporti per garantire che i bambini ricevano i supporti di cui potrebbero aver bisogno.